Dicesi "arte del raccontare" l'abilità di alcuni individui della specie umana di inventarsi storie, escamotage o semplici falsità per arrivare a raggiungere il proprio obiettivo. Essa non è tipica solo di grandi oratori, scrittori o politici, ma dilaga ormai tra la gente più comune e varia. Così fine e raffinata, quest' arte non balza subito agli occhi, ma con un po' di buona logica ed ingegno tutti ne possono godere.
Secondo le statistiche almeno una volta nella vita l'uomo si è trovato a destreggiare con quest'arte e un buon 80% della popolazione del Globo ne fa uso assiduamente. Essa assume varie tipologie nel corso della sua evoluzione nella Società.
Tralasciando gli svariati motivi e campi di applicazione, per comodità distinguiamo solo le tre metologie del racconto:
”L'individuo che racconta agli altri”, spesso costretto da limitazioni, obblighi o come via di fuga da situazioni impervie. La sua abilità nel raccontare deve essere direttamente proporzionale alla quantità di persone a cui racconta il medesimo fatto, onde evitare di incappare nell' errore più grande che un'artista di questo genere posso commettere, l' incoerenza. Spesso l'individuo viene trascinato dalla forza di quest'arte tanto da non tornare più indietro ed abbandonare per sempre la via della sincerità;
”L'individuo che se la fa raccontare”, può essere accompagnato da una dose abbondante, se non eccessiva, di ingenuità, bontà o fiducia. Generalmente si arriva ad una situazione di massimo equilibrio se associato ad un individuo della tipologia sopra elencata.Questi particolari tipi di individui possono, però, evolversi a una stadio più elevato. L'evoluzione non è semplice e talvolta richiede tempi molto lunghi, ma a volte alcuni individui riescono a raggiungere il livello della tipologia “l'individuo che se la fa raccontare con consapevolezza”.
Le caratteristiche di questo gruppo sono furbizia, superiorità e un solido background di esperienze. Loro sanno che chi hanno davanti gliela sta raccontando, ma lasciano fare per vedere fino a che punto l'arte possa esprimersi e in che modo poter sfruttare ciò a proprio vantaggio. Questo comporta per gli individui della suddetta categoria anche una cospicua percentuale di godimento.
”L'individuo che la racconta a sé stesso” , categoria situata al livello più basso, ma estremamente popolata di individui. Questi individui si trovano ben lontani dalla perfezione e purezza dell'arte in sé, sebbene la maggior parte di loro sono inconsapevoli di trovarvisi. Nel 98% dei casi, gli individui di questo gruppo sono inconscienti della loro destrezza con tale arte.
L"arte del raccontare" è parte integrante del quotidiano. Noi raccontiamo, ce la raccontano e ,spesso, la raccontiamo a noi stessi. Alcuni sono alle prime armi, altri son già dei veri e proprio "Michelangelo" del racconto.
Il paradosso di quest'arte è che il Genio sta proprio nel mimetizzarsi e non farsi scoprire tale, sebbene essa ha implicitamente la caratteristica di manifestarsi ed esprimersi in modo inevitabile.
L'artista ha, pertanto, una carriera di durata variabile, in rapporto alla propria abilità e all'arguzia di chi incontra nel suo cammino, ma una fine certa.
"La gente è il più grande spettacolo del mondo e non si paga il biglietto" (C.B.) ....alcune persone fanno proprio ridere. Altro che spettacolo, è una tragicommedia qua!!!!
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